Chiesa di San Lorenzo e Sant’Antonio abate



Chiesa di San Lorenzo e Sant’Antonio abate di Pialpetta

La chiesa è situata sulla strada provinciale; anticamente risultava nettamente separata dalla borgata che era situata più in alto (ancora oggi se ne distingue il nucleo antico).

Le murature verticali sono i pietra locale e malta intonacate sia esternamente che internamente, quivi a vivaci colori con decorazioni policrome a motivi geometrici. Esternamente l’intonaco della facciata si presenta di colore chiaro, con affreschi raffiguranti le immagini dei santi Lorenzo Antonio abate. Sulla muratura sud della cappella invernale è dipinta una meridiana al di sotto della quale si apre una finestra rettangolare.

In un registro testuamentario del 1657 vi è un lascito di Francone Martino per la chiesa.
Nella relazione di visita pastorale del 1730, dopo una breve descrizione degli arredi contenuti, si parla di un legato alla cappella da parte di Joannes Franciscus Berardus fatto nel 1715 con l’onere per gli abitanti locali di mantenere un cappellano per la celebrazione delle funzioni, la cui nomima spettava alla comunità. Segue poi una descrizione del’edificio come tutto in muratura, ed intonaco e coperto da una volta, ma ritenuto troppo piccolo per le esigenze della popolazione che viene esortata ad ampliarla "ad maiorem Dei gloriam, a: ipsorum commodam". Nella relazione di v.p. del 1752, abbiamo notizia di lavori alla cappella riguardanti l’intonacatura delle pareti dalla volta fino al pavimento e di problemi di umidità. Viene poi specificato che nel 1715 fu fatto un lascito tramite testamento che serviva sia per celebrare 5 messe all’anno secondo le intenzioni del donatore, sia per la manutenzione della chiesa a cura dei particolari.
Nel 1758 mastro Pietro fu Gio. Antonio Rapello ripara il tetto con 2 tese di lose, e nel 1765 Carlo Francesco Girardi esegue una pittura di fiori nel coro.
Il pavimento viene rifatto nel 1768 con quadri di pietra, si mettono le inferriate alle finestre e 12 lastre di vetro; si compra una guardaroba grande di noce per lire 50, un piviale, turibolo e navicella per lire 16.9. in associazione con la cappella dei Rivotti. Si acquistano 14 teste d’angeli.
Nella relazione di v.p. del 1769 è allegata una supplicationem fatta dagli abitanti di Pialpetta per ottenere facoltà di conservare l’ostia consacrata nel tabernacolo, data la grande distanza dalla Parrocchia di Groscavallo e l’impossibilità di frequentarla con regolarità, specie quando le strade sono impraticabili per la molta neve e ghiaccio. Nei Decreta a seguito dell v.p. del 1784 si concede "il permesso di conservare nel tabernacolo dell’Altare il S.S.mo Sacramento dalla vigilia delle feste di S. Lorenzo Martire, e di S. Antonio Abbate, che si sogliono in essa solennizzare, fin dopo che in sudetti giorni festivi si sarà data al popolo la benedizione col S.S.mo Sacramento dal Sig. Parroco o da altro Sacerdote da questi deputato".
Sempre in associazione con Rivotti nel 1789 si acquista un rituale romano, e un ostensorio per la benedizione per lire 31.
Nel 1814 Bartolomeo Girardi di Torino offre un quadro per l’altare di S. Lorenzo e S. Antonio per franchi 230 e nel 1816 si acquista un quadro della Madonna della Concessione per lire 50.
Nella relazione di v.p. del 1843 si fa accenno a due altari.
Nel 1854 viene donato un giardinetto dorato del valore di lire 50.

San Lorenzo
San Lorenzo



San Lorenzo
San Lorenzo



San Lorenzo
affreschi in facciata; San lorenzo e Sant'Antonio abate


San Lorenzo
cartolina d'epoca (presumibilmente anni '20) presa probabilmente dall'allora Albergo Baraccone; si può notare la parte destra della cappella, con la meridiana in alto e un altro dipinto nella parte inferiore sopra la finestra. Pur di difficile comprensione ritengo fosse la scritta delle informazioni del paese (Pialpetta / comune di Groscavallo / mandamento di Ceres / provincia di Torino km ) oggi conservati solo a Richiardi sull'ex Albergo Tojo, a Migliere su casa privata vicino al forno, a Mottera e parzialmentea Prati della Via.