Cappella di San Grato
Cappella di San Grato degli Alboni
la chiesa in mezzo alle case
La cappella è situata a m. 1378 s.l.m., in prossimità di un gruppo di case costituenti parte del nucleo complessivo della frazione Alboni. La posizione
domina un ampio pianoro erboso, che ne mette in risalto la candida sagoma visibile anche dalla frazione Rivotti. Ledificio presenta la facciata rivolta
verso il nucleo di case, cioè a nord, anziché ad est come di consueto. È raggiungibile in auto con la strada comunale che parte dal bivio tra Pialpetta e
Richiardi, proseguendo al successivo bivio verso destra per la frazione Alboni; un comodo sentiero, percorribile a piedi, sale dal nucleo antico di Bonzo
Superiore e raggiunge in circa unora di marcia la località.
La costruzione presenta una pianta di forma rettangolare con abside semicircolare. È suddivisa in due livelli, dei quali linferiore costituisce la chiesa
vera e propria e il superore è adibito a sacrestia-ripostiglio. Ad esso si accede tramite una scala, posta esternamente al muro ovest della cappella, in cima
alla quale una bassa porta di accesso al suddetto locale e al sottotetto. In facciata sono presenti tre finestre, due delle quali a lato dellingresso alla
cappella ed una sopra tale passaggio. Tra questultima finestra e lingresso vi è un affresco raffigurante il santo titolare sul quale si legge: "per /
lintercessione / di S. Grato /Iddio / ci liberi/ da folgori / e tempeste/ e da ogni altro male". Inoltre alla sommità del muro di facciata, appena sotto
il trave di colmo, è visibile la scritta "R. 1995" che indica lanno dellavvenuto restauro. Sul muro est sono presenti quattro finestre; sul muro ovest, a
circa metà della scalinata, una porta dà accesso al soppalco ligneo del coro.
Allestremità del muro est dal lato dellabside un piccolo campanile si innalza poco di sopra del colmo del tetto e presenta ununica apertura in
corrispondenza della campana. In prosecuzione del muro ovest si nota un camino.
Nel 1657 vi è un lascito di Mangiardo per un quadro di San Grato.
Nella relazione di visita pastorale del 1769 questa cappella viene citata unicamente a proposito di osservazioni sugli arredi in essa contenuti. Del 1832 è
la richiesta di benedizione del sacro luogo. Nella relazione di v.p. del 1843 si descrive ledificio come provvisto di copertura a volta e intonacatura delle
pareti, con pavimento in pietra.
Nel 2013 l'ex alloggio del cappellano al piano superiore è stato recuperato a cura della comunità della borgata e ne è stato ricavato un ampio salone da
utilizzare in occasione della festa o per altri avvenimenti.
altare
dipinto